DESCRIZIONE DEL PROGETTO "DIDATTICA DELL'AUDIOVISIVO"


La formazione per i docenti di materie audiovisive.

L'esperienza e la preparazione dei docenti di materie audiovisive sono estremamente variegate. Molti hanno un retroterra di tipo grafico o fotografico, e solo una minoranza si è formata specificamente sull'audiovisivo. I docenti di audiovisivo che operano negli Istituti Tecnici e in quelli Professionali fanno spesso grande ricorso ai laboratori, in cui sono affiancati da altri docenti in compresenza e da assistenza tecnica; quelli degli Istituti artistici hanno una impostazione più teorica e spesso provengono da altre discipline artistiche. La diversa preparazione contribuisce a far sì che la grammatica e la sintassi dell’audiovisivo, a seconda del docente, del corso di studi o della tradizione dell’Istituto, siano insegnate in maniera piuttosto differenziata. Anche il peso della materia può variare, risolvendosi in uno o pochi moduli, oppure occupare molte ore per un intero quinquennio. 

Ben lungi dal voler appiattire le virtuose differenze di approccio che sempre esisteranno, il progetto formativo intende garantire che i docenti siano in grado di confrontarsi all’interno di un quadro di riferimento comune, sia dal punto di vista del linguaggio sia da quello dei contenuti, così come oggi normalmente accade per materie già da tempo consolidate come italiano, matematica o inglese. Ad oggi, infatti, non si è ancora costituita in Italia una comunità di docenti di materie audiovisive che condividano i paradigmi del linguaggio e abbiano un comune un retroterra didattico e realizzativo. 

La formazione di questo primo gruppo di docenti si articola in tre fasi: 

a. autoformazione. In una prima fase verranno organizzate delle occasioni di scambio tra docenti di audiovisivo che facilitino la circolazione di buone pratiche e di competenze il più possibile diversificate. A tal fine si prevede l’organizzazione di una serie di incontri di carattere laboratoriale che abbiano per sede le scuole partner del progetto e per partecipanti i docenti di materie audiovisive; 

b. alta formazione. In una seconda fase i docenti di audiovisivo parteciperanno a una serie di seminari presso alcune sedi, principalmente universitarie, allo scopo di approfondire e rinsaldare la propria preparazione culturale, storica e teorica, con un approccio che favorisca lo scambio di opinioni e anche un ritorno di sapere a favore della stessa università; 

c. laboratori di aggiornamento tecnico. La terza fase prevede corsi di formazione ad hoc, organizzati da enti territoriali specializzati, come scuole di cinema e centri di formazione professionale, i quali assicureranno il necessario aggiornamento in ambito più strettamente tecnico e tecnologico (software di montaggio, color correction, suono, ecc., nuove attrezzature di ripresa come droni, gmbal, 4k, ecc.). 


La formazione per docenti di materie non audiovisive.

Per quanto riguarda il secondo obiettivo, si tratta di dare una risposta strutturale ad una domanda di formazione che viene in primo luogo dai docenti delle scuole superiori, ma che non esclude di rivolgersi anche ai cicli d’istruzione della scuola dell’obbligo, comprese le primarie. Il progetto è indirizzato, in questo suo secondo obiettivo, ai docenti di materie di area comune che vogliano utilizzare l’audiovisivo per sperimentare modalità di insegnamento/apprendimento alternative della propria disciplina e/o per facilitare delicati passaggi educativi (non pensiamo quindi solo a materie umanistiche come italiano o storia, ma anche a materie scientifiche come fisica o chimica, che potrebbero ad esempio giovarsi della realizzazione di video-tutorial o di documentazioni video di esperimenti e prove di laboratorio). Ad oggi, infatti, non è mai stata proposta una metodologia di insegnamento attraverso il linguaggio cinematografico e audiovisivo per migliorare e supportare la qualità dell’apprendimento nelle scuole, nonostante molte scuole siano solite sia proporre attività di visione attiva e critica di opere filmiche (di fiction e non), sia invitare gli studenti a realizzare piccoli prodotti audiovisivi. 

I docenti di materie audiovisive, in seguito alla certificazione di “Operatori di educazione visiva a scuola” ottenuta, potranno svolgere formalmente la formazione di docenti di scuola superiore che intendano servirsi dell’audiovisivo nell’attività didattica curriculare. Ogni scuola da cui provengono gli “Operatori di educazione visiva a scuola” farà in tal senso da polo per i docenti che intendano avvalersi della possibilità formativa. 


LE FASI DEL PROGETTO


La fase preparatoria

La fase preparatoria avrà per scopo raggiungere i due gruppi di docenti coinvolti dal progetto: i docenti di audiovisivo e i docenti che utilizzano l’audiovisivo nelle proprie materie. Si tratta dunque di realizzare: a) una anagrafica di tutti i docenti che insegnano audiovisivo (Professionali, Tecnici e Licei). b) una campagna nelle scuole di ogni ordine e grado che pubblicizzi la possibilità formativa. 

La formazione dei docenti di audiovisivo

La formazione dei docenti del primo gruppo si articolerà intorno a tre assi: autoformazione (incontri), alta formazione (seminari), laboratori di aggiornamento tecnico (corsi). 


L'autoformazione

L’autoformazione consisterà in una fase di conoscenza e di scambio di pratiche tra i docenti di audiovisivo, con un approccio prettamente laboratoriale. Gli obiettivi dell’autoformazione sono i seguenti:

1) rilevare le esigenze formative dei docenti di audiovisivo ed esplicitare l’offerta formativa del progetto.

2) favorire la conoscenza reciproca, in modo che tutti i docenti abbiano una visione d’insieme delle peculiarità che ogni scuola offre nell’insegnamento dell’audiovisivo.

3) confrontare la scansione della didattica: quali argomenti si affrontano con gli studenti? Con quale successione temporale e modalità?

4) confrontare l’attività laboratoriale: quali sono i mezzi a disposizione delle scuole, di quali si avrebbe bisogno, quale software è utile insegnare, a che livello, ecc.

5) confrontare le esperienze didattiche che i docenti hanno animato nelle proprie scuole in modo da favorire la diffusione delle buone pratiche. 

Indicativamente tre incontri possono essere sufficienti per raggiungere questi obiettivi nel corso di un anno scolastico. 


L'alta formazione

L’obiettivo è, attraverso una serie di seminari, tenuti da enti di formazione esterni, di approfondire e rinsaldare la preparazione culturale dei docenti, intorno alle seguenti aree: 

1) Il cinema come media, il cinema come industria culturale, il cinema come forma estetica. Il seminario affronterà alcuni temi fondamentali della teoria del cinema, proponendo un excursus tra le figure chiave che hanno offerto nuove proposte di lettura delle immagini in movimento. 

2) Il linguaggio del cinema, la sua storia e le altre estetiche. Il seminario proporrà una storia critica dell’evoluzione del linguaggio cinematografico, a partire dagli stili e dalle soluzioni linguistiche adottate da registi provenienti da altre tradizioni (dal cinema dell’Oriente a quello africano).

3) I generi, il pubblico, i media. Il seminario sarà incentrato sul mercato attuale del cinema e della televisione. A quale segmentazione di generi e filoni assistiamo oggi? Come si struttura l’ecosistema mediale italiano e internazionale, tra nuovi media e forme tradizionali di fruizione dell’audiovisivo? 

I tre gruppi di seminari si concluderanno con una serie di dispense e riferimenti bibliografici sugli argomenti affrontati. 


Laboratori di aggiornamento tecnico

Questo asse sarà assicurato da enti specializzati nella formazione tecnica. I corsi si concentreranno intorno alle seguenti aree:

1) Insegnare audiovisivo con minimi mezzi (utilizzo di smartphone e tablet per realizzare, video, montaggio, regia, color, ecc.). 

2) I nuovi mezzi per la ripresa: nuovi supporti (gimbal, droni, ecc.), nuove tecnologie (4K), nuovi illuminatori, ecc.

3) I software di montaggio

4) I software di compositing e color correction 


Gli enti formatori

Sono già stati attivati numerosi accordi con soggetti terzi per l’alta formazione e per i laboratori di aggiornamento tecnico, tra i quali: Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano – IULM; Museo Nazionale del Cinema, Torino; Centro di Formazione Professionale Bauer, Milano; Laboratorio multimediale DAD - Dip. di Architettura e Design, Politecnico di Torino – DAD. 

Il responsabile scientifico del progetto è Gian Battista Canova, Rettore dell’Università IULM e Professore ordinario di Storia del cinema e Filmologia.